I borghi abbandonati di Prepotto


I borghi abbandonati di Prepotto

Tappe: Podresca e la valle dello Judrio-Comune di Prepotto-Borgo di Còdromaz-Berda-Borgo di Covacevizza-Borgo di Salamant 

 Questo itinerario si snoda lungo l'alto corso dello Judrio, che in questa zona segna il confine con la Slovenia, e ci porta alla scoperta di antichi borghi caratteristici ormai quasi abbandonati. Sono i tipici borghi delle Valli con antiche case in pietra dalla caratteristica architettura rustica: Covacevizza, Salamant, Podresca, Codromaz, Berda. 

 Podresca e la valle dello Judrio:

La frazione di Podresca si trova a circa 9 km da prepotto seguendo a ritroso il corso del fiume Judrio. La valle offre aspetti paesaggistici di grande pregio e sempre diversi. Gli aspetti florovegetazionali di maggior interesse sono dati dai boschi di latifoglie sui versanti collinari. Giunti a Podresca ci troviamo di fronte ad un caratteristico borgo rurale con le antiche case in pietra ed i ballatoi tipici della zona.

Comune di Prepotto:

Prepotto è il comune che racchiude a sud le Valli del Natisone e si affaccia ai dolci declivi del Collio, di cui ha in comune un ottima tradizione vitivinicola. Nelle varie frazioni troviamo numerosi esempi ben conservati di architettura rurale in particolare la borgata di Berda ristrutturata dopo il terremoto secondo criteri di piacevole unità stilistico-ambientale. Tuttavia la storia di Prepotto è indissolubilmente legata a quella di Castelmonte. Il complesso che costituisce l'attuale santuario fu in origine una postazione romana, trasformata successivamente in borgo fortificato. Citato per la prima volta in un documento del 1175, il santuario della Beata Vergine del Monte appartenne prima al preposito di S. Stefano a Cividale, poi, dal 1253, al capitolo di S. Maria. Nel XIII secolo la Chiesa di S. Maria in Monte era considerata una delle più importanti del Patriarcato di Aquileia. Devastato da un rovinoso incendio nel 1469 e semidistrutto dal terremoto del 1511, il santuario fu ampliato e abbellito nel Seicento. Da un punto di vista urbanistico, eccezion fatta per gli interventi eseguiti in seguito all'ultima guerra mondiale, la struttura non subì ulteriori grandi modifiche. Il Santuario di Castelmonte ospita alcune pregevoli opere d'arte tra le quali è particolarmente degna di nota la quattrocentesca Madonna con Bambino, statua in pietra dipinta di scuola salisburghese; la statua è inserita nell'altare barocco eseguito nel 1684 da Alessandro Tremignon. Di notevole interesse sono i numerosi ex-voto che costituiscono un'importante testimonianza di religiosità popolare. Tra le chiese minori della zona ricordiamo la Chiesetta di S. Antonio ad Oborza, la Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo a Ciubiz, la Chiesetta dei tre Re a Prepotischis e la Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo a Centa. 

 Borgo di Cròdomaz:

 Il borgo, il cui nome è di etimologia incerta, è caratterizzato dalla presenza, all'inizio dell'abitato, di due edifici a ballatoio.Pieve di San Tommaso Apostolo: Della costruzione originaria del 1480 resta solo il coro, il resto dell'edificio fu ricostruito nel 1550. La chiesa presenta pianta rettangolare con abside. All'esterno si erge la torre campanaria. [secoli XV; XVI] 

 Berda:

 Il borgo di Berda conserva i caratteri originari dell'architettura popolare della Slavia friulana. Il piccolo paese e circondato da rigogliosi boschi di latifoglie. 

 Borgo di covacevizza:

 La valle offre aspetti paesaggistici di grande pregio e sempre diversi. Gli aspetti florovegetazionali di maggior interesse sono dati dai boschi di latifoglie sui versanti collinari. Caratteristica l'architettura rurale delle tipiche case in pietra con i ballatoi in legno. 

 Borgo di Salamant:

 L'ultima tappa del nostro itinerario, ancora costeggiando la verdissima valle dello Judrio, ci porta a Sàlamant dove ritroviamo le caratteristiche architetture e le tipiche piazzette erbose tra le case in parte abbandonate.